Comportamento al fuoco
Al fine di avere un minimo di familiarità con queste grandezze, si può ricordare che la tuttora vigente circolare del Ministero dell’Interno n. 61 del 1961 assegna il valore REI 120 ai muri a due teste con intonaco, come anche ai tradizionali solai in laterocemento. Valori più bassi, che per convenzione ricadono nelle classi 15,30,45,60 e 90, si incontrano negli elementi in cemento armato a seconda dello spessore del copriferro.
Esistono, infine, alcune classificazione che attengono alla propensione degli elementi a partecipare ad un incendio, definita anche come reazione al fuoco. In particolare, negli ambienti in cui è necessario abbattere il rischio che un piccolo innesco dia luogo ad un principio di incendio - si pensi ai teatri o agli ospedali, dove anche il solo allarme potrebbe avere conseguenze pesanti per le persone presenti - si cerca di installare materiali di rivestimento o arredo che, soggetti a piccoli inneschi, non diano luogo all'incendio ma abbiano un comportamento autoestinguente, ossia per i quali una volta rimosso l'innesco cessi la combustione. Le norme italiane, ed in particolare il Decreto del Ministero dell’Interno 26/6/1984, a questo proposito, pongono nella classe zero le sostanze incombustibili (materiali lapidei, gesso, metalli) e nella classe 1 quei materiali combustibili che, adeguatamente trattati, superano nel modo migliore alcune prove standard. Le classi superiori, di conseguenza, indicheranno un comportamento peggiore.
E’ interessante ricordare la genesi storica di questa classificazione, nata per aumentare la sicurezza dei locali di spettacolo (pochi anni prima erano avvenute le due tragedie del cinema Statuto di Torino e della mostra di antiquariato a Todi). Essa è stata successivamente estesa anche ad altre attività (alberghi, scuole ecc.) con un notevole successo. Si deve infatti evidenziare che nei locali in cui sono presenti questi prodotti non riescono a propagarsi facilmente neanche gli incendi dolosi, che si estinguono appena è rimosso o esaurito l’innesco.
TAVOLA 1.3.3.
Alcuni valori di resistenza al fuoco tratti dalla circolare del Ministero dell’Interno n. 91 del 14 settembre 1961
SPESSORI DELLE PARETI TAGLIAFUOCO
Tipo di parete |
spessore minimo escluso l’intonaco |
||||
15 |
30 |
45 |
60 |
90 |
|
laterizi pieni con intonaco normale |
6 |
13 |
13 |
13 |
26 |
laterizi pieni con intonaco isolante |
6 |
6 |
6 |
13 |
13 |
laterizi forati con intonaco normale |
6 |
10 |
14 |
20 |
30 |
laterizi forati con intonaco isolante |
6 |
6 |
6 |
10 |
10 |
calcestruzzo normale |
8 |
8 |
10 |
10 |
10 |
SPESSORI DI SOLAI
Tipo di solaio |
15 |
30 |
45 |
60 |
90 |
soletta in c.a. con intonaco normale (1,5 cm) |
10 |
10 |
12 |
14 |
16 |
soletta in c.a. con intonaco isolante (1,5 cm) |
10 |
10 |
12 |
14 |
14 |
soletta in c.a. con intonaco isolante (1,5 cm) e con soffitto sospeso |
8 |
8 |
10 |
12 |
12 |
solaio in laterizio armato con intonaco normale |
16 |
16 |
20 |
24 |
24 |
solaio in laterizio armato con intonaco isolante |
14 |
14 |
18 |
18 |
20 |
elementi prefabbricati in c.a. con intonaco (1,5 cm) |
24 |